E se ChatGPT parlasse per te? L’esperimento di Avital Meshi
Sei mesi lasciando che ChatGPT suggerisse ogni parola nelle sue conversazioni. Risultato? Risposte innaturali, relazioni distanti e un senso di distacco dai propri istinti. 🧠 Tecnologia e naturalezza dei rapporti umani: stiamo superando un confine?
12/17/20241 min read


Esperimento molto, ma molto molto interessante!
Avital Meshi ha passato sei mesi dicendo ciò che ChatGPT le suggeriva e il risultato è problematico a mio parere, e ora vi spiego il perché.
L’esperimento era così strutturato: le conversazioni con le altre persone venivano tradotte in prompt per chat gpt (fissato al suo braccio) e chat gpt le diceva cosa rispondere tramite un auricolare nell’orecchio.
La studiosa afferma che tale esperimento ha influenzato profondamente le sue interazioni sociali principalmente in due modi:
1️⃣ dal punto di vista dell’interlocutore: le persone trovavano le risposte molto strane, innaturali, distanti e provavano difficoltà nell’interazione;
2️⃣ dal punto di vista di se stessa: “avere costantemente pensieri e suggerimenti generati dall'AI nella mia testa ha creato un senso di distacco dai miei istinti".
Questo esperimento solleva domande importanti sull'influenza dell'intelligenza artificiale nelle interazioni sociali e sulla percezione di sé. È un promemoria di come la tecnologia, sebbene potente, possa distorcere la nostra percezione, la naturalezza dei rapporti umani e il nostro vissuto. Un confine su cui riflettere attentamente.
E voi usate spesso la chat gpt per le interazioni umane (rispondere ad e-mail, scrivere commenti, scrivere post)?
Se i miei post vi piacciono seguitemi come fanno già molte persone (norma sociale) e ne sarò molto contenta :)
Fonte della foto: sito di Avital Meshi