Rimmel e Scotch: Quando il brand diventa categoria

Cos’hanno in comune il Rimmel e lo Scotch? Quando un marchio diventa così noto da rappresentare un’intera categoria di prodotti, parliamo di volgarizzazione del marchio. Scopri come nomi iconici come Rimmel, Kleenex e Velcro sono entrati nel linguaggio quotidiano e perché questo può essere sia un vantaggio che un rischio per le aziende.

Alessia Dorigoni

11/18/20241 min read

🍿 💡 Cos'hanno in comune il Rimmel e lo Scotch?

Nel corso degli anni, alcuni marchi iconici sperimentano il fenomeno della volgarizzazione del marchio, quando un nome diventa così ampiamente conosciuto che per molte persone è sinonimo dell'intera categoria di prodotto.

Una sorta di metonimia, una figura retorica in cui si usa un termine collegato per riferirsi a un concetto più ampio. In questo caso, "Rimmel" è il nome di un marchio specifico di cosmetici, ma è comunemente usato per indicare il mascara in generale. Questo avviene quando una parte, un marchio o un elemento specifico viene utilizzato per rappresentare l'intera categoria di prodotti (metonimia: la parte per il tutto, vi ricorderete dalle superiori:).

Alcuni esempi includono Rimmel, Scotch, Kleenex, Post-it, Thermos, Jacuzzi, Velcro, Tupperware e Pullman (
Federico Buonaurio, Danilo Spanu)
Questi nomi sono ormai entrati nell'uso comune: non diciamo "mascara", ma "Rimmel"; non chiediamo "nastro adesivo", ma "Scotch".

⭕ ⭕ Questo può essere un'arma a doppio taglio 🗡🗡 .
Da un lato crea grande riconoscibilità diventando linguaggio quotidiano pur mantenendo il suo status di standard d'eccellenza per quella categoria di beni.

Dall'altro lato però, come nel caso di Aspirina, rischiano di perdere la protezione del marchio poiché i loro nomi vengono usati troppo diffusamente.

Inoltre, se i prodotti di marca diventano sinonimi dei nomi generici, possono incontrare difficoltà nel promuovere nuovi prodotti differenziati.

E voi, ripensandoci, avete mai usato il nome di un brand come un termine generico di una categoria?